Cartoline dalla Kalsa

IL PROGETTO

Nell’ambito del progetto Sport Popolare in Spazio Pubblico, coordinato dall’associazione Handala e finanziato da Fondazione con il SUD,  i partner hanno dato il via, nel mese di febbraio 2022, ad un’azione di progettazione partecipata per coinvolgere gli abitanti del territorio, la comunità scolastica e le associazioni nella riqualificazione dell’area antistante l’ingresso del plesso Amari della scuola Rita Borsellino in via Gian Filippo Ingrassia, una traversa della via Archirafi.

L’intervento proposto per la trasformazione di questa porzione di spazio pubblico, parte dalla necessità di orientarne la fruizione verso uno stile di vita sano e in equilibrio con l’ambiente.
Le priorità sono: restituire una nuova funzione alla strada, incentivare la mobilità sostenibile e attiva, valorizzare lo spazio pubblico come luogo di aggregazione e socializzazione dei quartieri,  contribuire ad abbassare il livello di emissione di sostanze inquinanti che i bambini respirano all’entrata e all’uscita dalla scuola.
Per sviluppare il progetto in maniera partecipata, sono stati coinvolti alunni della scuola, genitori, residenti e attivisti in una serie di azioni di progettazione partecipata, per mezzo di laboratori e assemblee di quartiere, durante i quali, piano piano, ha preso forma la fisionomia dell’intervento.

I primi ad essere chiamati in causa sono stati i bambini e le bambine della scuola, per indagare i loro sogni e capire insieme come rendere funzionale per le loro esigenze quel tratto di strada. Si sono susseguiti vari laboratori, alcuni esplorativi del quartiere e di osservazione della strada, altri per delineare quali fossero i diritti dei bambini, come organizzare la città per renderla a misura di bambino, come trasformare una strada, oltre alla sua funzione di transito, in uno spazio utile e come deve essere adibito quello spazio per respirare benessere fisico ed emotivo.

Alla fine di questi laboratori, è stato stilato un Manifesto Ludico di Quartiere, composto dalle riflessioni e dalle aspettative che i bambini hanno nei confronti del quartiere che vivono ogni giorno.

Il processo di progettazione partecipata si muove attraverso il coinvolgimento del territorio: la scuola e i bambini, gli abitanti, le persone che lavorano nel quartiere, i commercianti, gli studenti universitari.

Parallelamente, le associazioni che promuovono il progetto, hanno lavorato per il coinvolgimento dell’amministrazione comunale, supportando il processo decisionale. Tutti passaggi necessari, questi, per garantire un’ottimizzazione del processo di partecipazione, nell’ottica di una sperimentazione che permetta di realizzare degli interventi urbani leggeri, in tempi brevi, sostenuti da una politica urbana in grado di mettere in gioco tutti gli strumenti necessari a questa trasformazione.

“Via Libera!”: è stata chiamata così l’azione di trasformazione che mira a realizzare un’area di calma davanti al cancello della scuola, per permettere ai bambini e alle bambine la possibilità di entrare e uscire da scuola in sicurezza.

Tutti insieme a immaginare e progettare uno spazio che possa anche essere altro, che metta in sicurezza i bambini ma che venga anche vissuto come un’area gradevole, bella e colorata, in cui passare del tempo piacevole, che tutti gli abitanti e i commercianti del quartiere possano viverla come uno spazio proprio. Uno degli strumenti utilizzati per trasmettere questo messaggio è stata l’assemblea di quartiere.

«Questa azione potrebbe rappresentare una piccola rivoluzione urbana in un quartiere in cui transitano tante macchine e in cui si riscontra poca attenzione alla bellezza e al benessere. Sarebbe bello se questa zona potesse trasformarsi in uno spazio di calma per la sicurezza dei più piccoli, ma anche uno spazio di gioco e di socializzazione per tutti, nell’ottica della cura dello spazio pubblico e della salvaguardia dell’ambiente».

Vivian Celestino, Associazione Handala

L’intervento di riqualificazione sarà realizzato con il metodo dell’urbanistica tattica, ovvero un processo di trasformazione urbana che permette di cambiare rapidamente l’uso di strade e spazi cittadini con elementi temporanei e poco costosi, in modo da analizzare la loro efficacia e poi adattare il progetto definitivo sulla base delle reazioni di cittadine e cittadine, delle comunità locali e del territorio.

Il progetto permette di generare un nuovo spazio pubblico, grazie alla collocazione di elementi ludici, di sosta, di protezione leggeri e alla realizzazione di una segnaletica orizzontale che ridefinisca lo spazio pedonale sottratto alla strada.

Il carattere temporaneo parte dalla necessità di contenere i suggerimenti di tutti i soggetti coinvolti nella co-progettazione, intervenire in tempi brevi, sperimentare soluzioni in modo convertibile e non definitivo, prima di investire tempo e risorse in una sistemazione strutturale definitiva.

“L’obiettivo è rendere questo spazio una sperimentazione a cielo aperto dell’urbanismo tattico a cui partecipa tutto il quartiere”

Allo stato attuale, la via Ingrassia – nel tratto interessato dalla nostra proposta di sperimentazione – è un’area attraversata da un flusso di macchine e autobus nelle ore di punta legate al trasporto scolastico, lavorativo ed extraurbano. Il plesso Amari dell’I.C.S Rita Borsellino ha ottenuto, negli anni precedenti, un’area di calma debitamente indicata con segnaletica orizzontale e verticale ma, nonostante queste indicazioni, l’area di calma viene utilizzata come parcheggio che spesso si estende ai marciapiedi in prossimità del cancello di uscita della scuola.

I marciapiedi, inoltre, versano in un pessimo stato di manutenzione e pulizia, contribuendo ad amplificare le difficoltà, per la comunità scolastica e per tutto il quartiere, di vivere agilmente lo spazio pubblico.

Attraverso i laboratori di progettazione partecipata, condotti in seno al progetto Sport Popolare in Spazio Pubblico, abbiamo accolto le richieste della scuola e lavorato con alunni e alunne per immaginare una nuova via come spazio di socializzazione, un luogo in cui giocare in sicurezza anche durante le ore di chiusura della scuola.

Abbiamo, dunque, cominciato ad elaborare una proposta che tenesse insieme l’idea della strada scolastica e quella delle sempre più diffuse zone 30, grazie alle quali, in molte città italiane ed europee, è stato possibile migliorare la viabilità, perché accompagnate da un piano urbanistico di mobilità scolastica, e rendere più vivibili le aree nelle quali sono state istituite.

In Italia, le strade scolastiche sono regolamentate dalla legge n. 120/2020 con il decreto semplificazioni, delinenando delle novità per il codice della strada, entrate in vigore dal 15 settembre 2020 (Art. 3 – comma 1 n. 58-bis). Con la legge, viene introdotta una nuova definizione stradale: zona scolastica urbana, in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine.

Nelle zone scolastiche urbane possono essere limitate o escluse la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definite con ordinanza sindacale. Sarà il Comune a stabilire se istituire la nuova tipologia di struttura stradale con apposita ordinanza.

L’istituzione di una zona 30 servirà, inoltre, a moderare il traffico, ma anche a diffondere una nuova cultura della mobilità. La zona 30 è un ‘ambito urbano circoscritto’ al cui interno vige il limite di velocità di 30 km/h; pertanto, non viene limitato il traffico veicolare, ma viene moderato, incentivando uno stile di guida sicuro, capace di ridurre le emissioni di gas di scarico e l’inquinamento acustico.

Grazie a questi interventi sulla viabilità, compresa la deviazione del percorso urbano degli autobus, il progetto VIA LIBERA! propone di sperimentare la trasformazione di una porzione di strada colorandola con l’uso di vernici, per rendere evidente lo scopo dei nuovi spazi destinati ai pedoni. Il modo migliore per toccare con mano i cambiamenti di questa strada sarà viverla e sperimentarne il nuovo uso dopo la collocazione di un nuovo arredo pedonale e piante di varie dimensioni, in modo da migliorare la qualità della strada come spazio pubblico e di relazione tra una pluralità di abitanti.

La proposta è frutto di revisioni fatte alla luce di nuove osservazioni, suggerimenti, ma anche posizioni contrarie che abbiamo ascoltato e implementato. Il percorso di partecipazione proseguirà parallelamente alla trasformazione dello spazio urbano nell’ottica del place keeping, per evidenziare come certi spazi possano e debbano essere usati e mantenuti da chi vive nei quartieri, in collaborazione con le amministrazioni.

LA CAMPAGNA

Genitori, docenti, studenti e residenti hanno contribuito alla costruzione della campagna di investimento collettivo. Per settimane, hanno partecipato attivamente a laboratori di storytelling in cui hanno espresso i loro desideri, le loro aspirazioni, i loro sogni per il quartiere, per renderlo più vivibile, più in armonia con i bisogni di socialità e movimento, soprattutto per i più piccoli. Attraverso una serie di interviste, abbiamo dunque costruito dal basso, individuando i messaggi da veicolare e le strategie di comunicazione da adottare: il risultato è una campagna costruita dal quartiere per il quartiere.

Protagonisti indiscussi di ogni attività sono stati i piccoli studenti e le piccole studentesse del Plesso Amari che, con grande partecipazione, ci hanno raccontato quali sono i loro sogni per vivere al meglio in questa strada, che poi è la loro seconda casa, e perché vorrebbero veder realizzata Via Libera!. Il gioco, la socialità, ma anche il rispetto per la natura e la voglia di liberarsi da macchine ed inquinamento sono i temi più sentiti dai bambini e dalle bambine.

«I bambini meritano una scuola che sia adatta a loro e ai loro sogni, più colorata e accogliente. Sostengo e credo fortemente nel progetto, poiché saranno i bambini stessi a prendersi cura del quartiere in cui vivono, e perché voglio lasciare ai miei figli qualcosa in cui rispecchiarsi, e donargli gli strumenti per appropriarsi e vivere i loro spazi».

Clara Marino, mamma di Tommaso e residente del quartiere

Da queste intime testimonianze è nata la mappa digitale del quartiere, con lo scopo di orientare la lettura di un territorio quasi mai narrato e in cui, invece, convergono ricordi, testimonianze ed emozioni. Un ritratto auto-rappresentativo identitario e di riconoscimento dei valori condivisi unito all’immediatezza comunicativa, offerta dall’approccio multimediale della tecnologia che aggrega le interviste in un unico racconto.

La mappa partecipata è uno strumento creativo che permette di comprendere in maniera immediata il perché di questo intervento, attraverso le sensazioni e le opinioni di chi abita il quartiere.

Scopri, navigando attraverso la mappa, tutte le storie delle persone e delle realtà che hanno partecipato al percorso di creazione della campagna e di rigenerazione urbana, lasciandoti travolgere dai loro volti e dalle loro voci.

“C’è un estremo bisogno di bellezza, di potersi godere piccoli polmoni verdi in questa città, anche al di fuori del centro storico”

COME DONARE

All’interno di Sport Popolare in Spazio Pubblico, esiste una comunità che partecipa e sostiene anche economicamente la rigenerazione dello spazio pubblico. Grazie all’aiuto di questi partner, è stata già realizzata la riqualificazione della prima di tre aree-ludico sportive che compongono il percorso Kalsa Mare, pensata attraverso percorsi di progettazione partecipata e azioni di investimento collettivo promosse dalle associazioni partner di Sport Popolare in Spazio Pubblico.

Con Via Libera! inaugureremo la seconda area di rigenerazione urbana all’interno di un nuovo quartiere e lo faremo con il tuo contributo.
Se vuoi partecipare anche tu alla realizzazione di questo sogno
, segui questi semplici passi!


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Importo minimo da raccogliere

10€

Potrai aiutarci a dotare Via Libera di tantissime piante colorate!

20€

Oltre alle piante, con questa cifra, ci aiuterai ad arricchire via Libera con elementi di verde urbano

50€

Ci aiuterai ad avere una sfera colorata per rendere allegra Via Libera

COSA ABBIAMO REALIZZATO

Grazie alla comunità che partecipa e sostiene anche economicamente la rigenerazione dello spazio pubblico, il 6 dicembre 2022 è stato inaugurato il primo intervento su una delle tre aree-ludico sportive, come conclusione dei percorsi di progettazione partecipata finanziati con azioni di investimento collettivo promosse proprio da Addiopizzo. Questo intervento ha interessato Piazza Magione ed è frutto di un percorso che affonda le sue radici nella storia collettiva narrata fino ad ora e che vede l’aggregazione di nuovi fattori dall’alto valore sociale e politico.

L’installazione di nuovi giochi in Piazza Magione è stata realizzata con le donazioni di dieci imprenditori e commercianti, che hanno trovato la forza e il coraggio di opporsi al racket delle estorsioni, in collaborazione con la cooperativa Rigenerazioni Onlus e l’associazione Lisca Bianca (fautori del progetto “Svolta all’Albergheria!” sostenuto da Fondazione con il Sud), i partner del progetto “Sport Popolare in Spazio Pubblico”, la cooperativa Palma Nana e il prezioso ruolo dell’Istituto comprensivo “Rita Borsellino”.

L’intervento, oltre alle vittime di estorsione, ha coinvolto ragazzi e adulti del circuito penale, impegnati in esperienze di giustizia riparativa che si sono dedicati alla manutenzione di tutta l’area ludica, realizzata nel 2016 in rete con tutta la comunità educante della Kalsa, e finanziata da un’azione di investimento collettivo promossa da Addiopizzo che ha coinvolto la città.

L’importo per l’acquisto dei giochi e la loro posa in opera è di € 9.003,00 che siamo riusciti a raccogliere in poche settimane, grazie anche al sostegno di singoli cittadini. Per l’acquisto dello scivolo, del bilico e della gomma colata antitrauma sono stati spesi € 6.245,18 e per la loro posa in opera, che prevede anche la realizzazione del massetto in calcestruzzo alla base dell’area, sono serviti € 2.757,81.